Quante luci attraversano le nostre vite, la nostra attenzione, alcune per rimanere incastrate in qualche angolo di noi, altre destinate ad affievolirsi o addirittura a sparire in un lampo.
La luce delle candele sciolte nelle notti di solitudine.
La luce della sala operatoria, a cui non puoi sfuggire, perchè è lì che ti fende dall’alto e sembra inchiodarti in quel momento infinito fino a quando l’anestesia non ti risucchia via.
La luce dei faretti che mi fissano dall’alto, ogni volta che vado dal parrucchiere e la shampista si appresta a lavarmi i capelli.
La luce dei tuoi occhi ogni volta che si mischiano ai miei e mi ricordano che posso volermi bene, con mille difficoltà, ma riesco a volermi un pò di bene anch’io da quando mi hai insegnato a perdonarmi.
La luce delle anime fiammeggianti che ogni tanto abbiamo la fortuna di incrociare sul nostro cammino.
La luce color pesca della lampada di sale che mi accompagna ogni sera e che mi fa pensare a mio fratello, che me l’ha regalata e che ora è lontano chilometri e chilometri da me..e mi manca terribilmente.
La luce dei sogni che si intrecciano ad intermittenza nella mia mente soffusa.
La luce del giorno che fa entrare il sole tre le fessure del mattino.
La luce che il movimento dell’acqua crea immagini che danzano sul soffitto della mia stanza.
La luce sbrilluccicosa dei lustrini con cui giovavo da bambina fingendo di essere ad un ballo con tante altre dame.
La luce dei concerti, quando si accendono e danno vita allo spettacolo che mi farà vibrare ancora per giorni e settimane dopo.
La luce delle gocce appoggiate ai vetri.
La luce di questo tramonto, che si è portato via un pò di tristezza..facendo addormentare le preoccupazioni e le paura e facendomi sentire fottutamente viva!
